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Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), IV, 16
 
originale
 
16. Sciscitati nomen cuiusdam Nicanoris, qui genere Thracio proditur ius amicitiae summum cum illo Demochare colebat, litteras adfingimus, ut venationis suae primitias bonus amicus videretur ornando muneri dedicasse. Iamque provecta vespera abusi praesidio tenebrarum Thrasyleonis caveam Demochari cum litteris illis adulterinis offerimus; qui miratus bestiae magnitudinem suique contubernalis opportuna liberalitate laetatus iubet nobis protinus gaudii sui ut ipse habebat gerulis decem aureos [ut ipse habebat] e suis loculis adnumerari. Tunc, ut novitas consuevit ad repentinas visiones animos hominum pellicere, multi numero mirabundi bestiam confluebant, quorum satis callenter curiosos aspectus Thrasyleon noster impetu minaci frequenter inhibebat; consonaque civium voce satis felix ac beatus Demochares ille saepe celebratus, quod post tantam cladem ferarum novo proventu quoquo modo fortunae resisteret, iubet novalibus suis confestim bestiam [iret iubet] summa cum diligentia reportari. Sed suscipiens ego:
 
traduzione
 
?Dopo questi preliminari ecco come procedemmo per far scattare la nostra trappola. Eravamo venuti a sapere che un certo Nicanore, di origine tracia, era legato a Democare da profondi vincoli di amicizia. Cos? scrivemmo una lettera nella quale fingemmo che quell'amico inviava un esemplare di una sua battuta di caccia per concorrere alla splendida riuscita dei giuochi. ?Cos? a sera inoltrata ci recammo da Democare con la gabbia nella quale c'era Trasileone e con la falsa lettera. ?Quello stupito della grande mole della bestia e tutto contento di quel dono cos? generoso e cos? opportuno dell'amico, ordin? che all'istante ci fossero contati dai suoi forzieri, dieci monete d'oro per ciascuno, portatori come eravamo di tanta gioia. ?Succede sempre che la gente, ad ogni novit?, si precipita per vedere; cos? intorno a quella belva, si radun? subito una gran folla d'ammiratori che il nostro Trasileone, astutamente immedesimandosi nella parte, teneva a bada con grandi salti minacciosi, per cui tutti non facevano altro che complimentarsi della gran fortuna di Democare che dopo aver perduto tante bestie poteva in qualche modo rifarsi della disgrazia con questo nuovo arrivo. ?Frattanto egli ordin? che la belva fosse subito portata, con ogni precauzione nei suoi allevamenti. ?Ma allora dovetti farmi avanti io.
 

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